


UNIMA Italia
UNIMA Italia, fondata a Roma nel 1980, è il centro nazionale italiano di UNIMA (Union Internationale de la Marionnette),
un’organizzazione internazionale non governativa che gode di uno statuto consultivo presso l'UNESCO.
UNIMA, presente con i sui centri nazionali in più di 90 paesi, è una piattaforma di dialogo, di collaborazione e di solidarietà che ha come missione la promozione e lo sviluppo delle arti del teatro di figura.
UNIMA è l'organizzazione teatrale più antica del mondo.
UNIMA Italia raccoglie intorno a sé compagnie teatrali, musei, istituzioni, artisti, studiosi, appassionati, ma anche semplici spettatori che condividono l'interesse per l’arte delle figure animate.
È un imprescindibile punto d’incontro e di confronto che ha come suo scopo principale la valorizzazione di un linguaggio primigenio del teatro capace di essere vivo nella nostra contemporaneità.
Ricerca artistica, tutela del patrimonio, declinazioni sociali dell'uso della figura e dell'oggetto animato sono alcuni degli assi portanti dei vari gruppi di lavoro che caratterizzano l’associazione.
Ciao Mariano, grazie di tutto, ti vogliamo bene

Con profonda commozione e infinita gratitudine, UNIMA Italia saluta Mariano Dolci, esperto in burattinologia applicata, teorico, Maestro Insostituibile ed amico.
Fondatore della nostra associazione e socio onorario, Mariano ha rappresentato una guida sicura e un punto di riferimento imprescindibile per generazioni di artisti e studiosi del teatro di figura.
La sua scomparsa lascia un vuoto enorme ma anche una traccia luminosa che continuerà a guidare quanti, come lui, hanno creduto nella forza viva, poetica e pedagogica del burattino.
Mariano è stato una figura unica: capace di tenere insieme la sapienza dell’artigiano e la curiosità dell’intellettuale, la leggerezza del gioco e la profondità del pensiero.
Nei suoi burattini, marionette, sagome di teatro d'ombra, c’era sempre qualcosa che andava oltre la scena — un modo di intendere il teatro come incontro, come ascolto, come dialogo con l’altro, nel più alto rispetto, soprattutto con i bambini.
Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo sa quanto fosse generoso nel condividere esperienze, nel trasmettere saperi, nel costruire ponti tra tradizione e contemporaneità. La sua opera, le sue riflessioni e la sua umanità resteranno patrimonio prezioso per tutta la nostra comunità.
A nome di UNIMA Italia esprimiamo la più sincera vicinanza alla famiglia, agli amici e a tutti coloro che, nel segno del suo insegnamento, continueranno a far vivere l’anima dei burattini e il suo pensiero.
Grazie, Mariano, per la tua arte, per la tua dolce fermezza, per averci ricordato che il teatro è, prima di tutto, atto d’amore.
Il Consiglio direttivo UNIMA Italia
3 novembre 2025
Mariano Dolci: la luce discreta dei burattini
Mariano Dolci è stato – e continuerà a essere – una delle figure più significative del teatro di figura italiano contemporaneo.
Esperto in burattinologia applicata, teorico, ma soprattutto uomo di ascolto. Ascoltava le persone, ma anche i silenzi, le esitazioni, le pause incerte di un bambino che si affacciava per la prima volta sul palcoscenico della fantasia. Le sue mani sapevano costruire burattini, certo, ma in realtà costruivano ponti: tra mondi, tra età, tra fragilità e sogni.
Mariano iniziò la sua carriera come insegnante di matematica, negli anni Cinquanta. Poi l’incontro decisivo con Otello Sarzi, maestro del teatro dei burattini, che gli cambiò la vita. Da quel momento, la figura animata divenne per lui non un semplice strumento scenico, ma un mezzo di indagine dell’uomo e del mondo.
Negli anni Settanta, chiamato dal Comune di Reggio Emilia e grazie al fertile dialogo con Loris Malaguzzi e l’esperienza pedagogica reggiana, diede vita al Laboratorio di Animazione Comunale. Fu un’esperienza pionieristica, dove teatro, educazione e sperimentazione si intrecciavano.
L’obiettivo non era insegnare teatro ai bambini, ma offrire loro un linguaggio nuovo per pensare, raccontarsi, comunicare. Non un teatro da “vedere”, ma un teatro da “fare” e soprattutto da vivere.
Per Mariano, il burattino non è mai stato un oggetto, ma un linguaggio. «Il burattino – scriveva – è un modo di guardare e di parlare del mondo».
C’è nel burattino un equilibrio sottile, quasi magico, tra il vero e il finto: il bambino sa che non è vivo, eppure accetta di crederlo tale. In questa ambivalenza, “un poco vera e un poco finta”, nasce la libertà del gioco, la possibilità di dire emozioni, paure e desideri che la parola diretta non saprebbe esprimere.
Nel suo teatro la semplicità non era mai banalità. Ogni gesto era misurato, ogni parola aveva il peso di una verità giocosa. Mariano sapeva che il burattino, per funzionare davvero, deve contenere un’anima: quella di chi lo muove, e quella di chi lo guarda. È un tramite, non un fine.
Mariano ha portato i burattini anche dove il teatro di solito non arriva: negli ospedali psichiatrici, nelle carceri, nei centri diurni, nei laboratori per persone con disabilità. In quei luoghi il teatro di figura diventava strumento di mediazione, di riabilitazione, di umanità condivisa. Restituiva parola e dignità a chi parola e dignità aveva negata.
Così, nella sua visione, il burattinaio non è più solo artista, ma anche un educatore, o meglio un facilitatore, un costruttore di senso.
Mariano non faceva rumore, ma lasciava tracce. Tracce fatte di mani che costruiscono, occhi che ascoltano, parole che diventano silenzi e silenzi che diventano parole. Il magistero di Mariano è di quelli che accompagnano e sanno guidare standoti al fianco.
Alfonso Cipolla
Censimento degli Amici e dei Collaboratori di Mariano
Care socie e cari soci di UNIMA Italia,
nell’ambito del percorso che porterà alla nascita del Museo-Laboratorio dedicato a Mariano Dolci a Montemerano (GR), l’associazione Ombre Dolci propone l’avvio di un Censimento degli Amici e dei Collaboratori di Mariano.
L’obiettivo è raccogliere e custodire la memoria viva di chi, nel corso degli anni, ha incontrato Mariano, collaborato con lui o condiviso esperienze artistiche, educative o umane. Chiunque abbia un aneddoto, una storia, una fotografia o un ricordo è invitato a contribuire: ogni testimonianza sarà un tassello prezioso di una mappa affettiva e professionale che ha continuato a crescere fino alla fine.
Le testimonianze possono essere inviate all’indirizzo: ombredolci@gmail.com
Il materiale raccolto costituirà la base del futuro Archivio del Museo-Laboratorio di Montemerano, ma anche il punto di partenza per costruire nuovi legami, collaborazioni, incontri e momenti condivisi. Vogliamo che questo progetto non sia solo una raccolta di memorie, ma un modo per riattivare una comunità di persone che, nel nome di Mariano, possano ritrovarsi, scambiare idee e partecipare alle prossime iniziative che nasceranno intorno al Museo-Laboratorio e a Ombre Dolci.
Ringraziamo UNIMA Italia per l’attenzione e per il sostegno nella diffusione di questa iniziativa tra i soci.
Ogni contributo, ogni ricordo e ogni nuovo contatto saranno parte di un percorso collettivo che vuole far vivere — nel presente e nel futuro — lo spirito di Mariano.
Con viva stima, o come direbbe Mariano
Saluti Utopici
Enrico Mele, socio UNIMA Italia
per Ombre Dolci
Montemerano (GR)
I libri di Mariano Dolci
Mariano Dolci ha lasciato contributi fondamentali per l’educazione e il Teatro di Figura, libri che continuano a orientare insegnanti, artisti ed educatori in tutta Italia. Ricordiamo qui i titoli.




Attualità in primo piano

Artisti della speranza:
sostenere i marionettisti di Gaza
Care Socie, cari Soci,
in un momento così drammatico per il nostro mondo, condividiamo e supportiamo l'appello di UNIMA Internazionale.
A Gaza, un piccolo gruppo di marionettisti e marionettiste, continua a creare arte tra le rovine, mantenendo viva la speranza e la memoria del loro popolo.
Oggi, questi artisti/e e le loro famiglie hanno urgente bisogno del nostro supporto per sopravvivere.
Il costo della vita a Gaza è diventato insostenibile: nutrire una famiglia di cinque persone ora costa circa 43 euro al giorno; una settimana di legna da ardere, 60 euro ; un singolo capo di abbigliamento, 43 euro; una tenda come rifugio per cinque persone può arrivare a 1.290 euro più 430 euro di affitto del terreno al mese.
Inoltre, a causa dei canali di trasferimento difficili, solo circa il 40% dei fondi raccolti raggiunge effettivamente la destinazione, rendendo ogni donazione ancora più preziosa.
UNIMA Internazionale sta attualmente lanciando una campagna di solidarietà con DUE OBIETTIVI PRINCIPALI.
IL PRIMO:
La raccolta di un supporto finanziario diretto tramite crowdfunding, avviato dalle famiglie stesse o da membri fidati di UNIMA Internazionale (la veridicità di questi crowdfunding è stata verificata dalla nostra organizzazione).
Ogni contributo — anche il più piccolo — è fondamentale per soddisfare i loro bisogni primari e mantenere viva la speranza.
Un'unità di monitoraggio creata da UNIMA Internazionale e THEMAA – UNIMA Francia segue quotidianamente l'arrivo delle donazioni e l'evolversi dei bisogni delle famiglie.
Qui i link diretti alle campagne di raccolta fondi:
IL SECONDO
Si è aperta una campagna internazionale per sensibilizzazione e solidarietà artistica, incentrata sulla promozione del documentario "Everything That Is", diretto da Shourideh C. Molavi.
Il film ritrae la vita e il lavoro del marionettista di Gaza Mahdi Karira, che trasforma i resti della guerra in burattini e marionette per portare gioia ai bambini e bambine sfollati/e.
I soci e le socie che desiderano organizzare delle proiezioni pubbliche o private del documentario con la finalità di raccogliere fondi, sono invitati/e a contattare UNIMA Italia per dettagli pratici alla mail unimaitalia@gmail.com.
In un momento in cui la solidarietà artistica internazionale è più necessaria che mai, ogni azione, ogni collaborazione e ogni donazione conta.
Aiutiamo questi marionettisti e marionettiste e i loro cari/e a continuare a vivere, creare e sperare.
Con gratitudine e speranza,
UNIMA Internazionale e il Consiglio Direttivo di UNIMA Italia
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